F1, la Ferrari non tiene il passo delle prime: Leclerc non può salvare una stagione e la pressione cade tutta sulle spalle di Mattia Binotto.
Che per la Ferrari non sarebbe stata una stagione semplice lo si era capito dai primi test. La monoposto non ha tenuto il passo delle dirette concorrenti ed è stata affiancata da McLaren e Racing Point. La Renault è in scia. Un rendimento inaccettabile per il Cavallino, e lo sa bene anche Binotto.
E ovviamente la situazione si complica ulteriormente dopo un fine settimana come quello appena trascorso, con Leclerc che non alza il piede dal pedale dell’acceleratore, vede uno spazio che non esiste e travolge Vettel. Out tutte le Ferrari dopo pochi chilometri.
Ferrari lenta, i primi aggiornamenti non bastano. Si rischia una stagione nera
Il solo Leclerc non può salvare la stagione e non può coprire una situazione drammatica, sportivamente parlando, ovviamente. La prima uscita stagionale è stata salvata solo dal talento del Predestinato, ma i limiti della monoposto non sono passati inosservati. E così in sette da giorni sono arrivati i primi aggiornamenti, installati sulle Rosse per la seconda gara, sempre in Austria. E i risultati sono stati decisamente inferiori alle aspettative. Sarebbe stato bello valutare il passo di gara, ma il pasticciaccio di Leclerc ha mandato definitivamente in fumo un fine settimana disastroso.
La pressione sulle spalle di Binotto
Al momento non sono previsti ribaltoni, ma nel mondo dei motori qualcuno inizia a mettere in dubbio la posizione di Binotto. È un po’ come nel calcio, quando le cose non vanno a pagarne le conseguenze è l’allenatore. A prescindere dalle responsabilità.
Mai come in questo caso Binotto deve farsi carico di tutte le pressioni. Leclerc è inattaccabile per il suo rendimento. Inoltre è il pilota sul quale la rossa ha deciso di puntare. Deve essere tutelato sempre e comunque per non incrinare i rapporti.
Vettel lascia la Rossa a fine stagione dopo che non ha ricevuto offerte da Maranello. Corre e parla senza freni e senza peli sulla lingua. Sovraesporlo dal punto di vista mediatico non sembra una decisione saggia. E il cerchio si restringe….